In Pim antincendio crediamo che la conoscenza condivisa sia essenziale per la sicurezza di aziende e privati e ci impegniamo ogni giorno per essere trasparenti nei confronti dei nostri clienti.
Abbiamo quindi voluto raccogliere alcune delle domande più comuni che riceviamo sui nostri prodotti e i servizi antincendio, fornendo risposte qualificate dei nostri esperti.
1) Le porte tagliafuoco possono essere installate ovunque?
La norma UNI EN 1634-1 del 2014 definisce le prove ed i criteri di classificazione sulla base della resistenza al fuoco delle porte tagliafuoco: secondo la normativa, ogni porta viene testata e omologata per una diversa applicazione, con zanche o a tassellare su muratura, con viti su falsotelaio in acciaio oppure su cartongesso. Non è possibile quindi installare una porta omologata per un’applicazione su una superficie differente: ogni porta tagliafuoco è corredata di omologa e di dichiarazione di conformità. L’installazione su una superficie diversa infatti farebbe decadere l’omologazione stessa. Anche le installazioni di tipo “miste”, ad esempio un lato su cartongesso e uno su muratura, non sono possibili.
2) Quali sono gli accessori obbligatori e facoltativi delle porte tagliafuoco?
Gli accessori obbligatori per una porta tagliafuoco sono quelli che garantiscono l’autochiusura della porta. Se la porta è sulla via dell’esodo occorre che sia garantita la capacità all’apertura da parte di persone che non sono a conoscenza del dispositivo di apertura. I dispositivi usati sulle porte resistenti al fuoco/fumo non devono avere meccanismi di fermo a giorno a meno che tali meccanismi non possano essere rilasciati da un segnale proveniente da un impianto di allarme antincendio. Inoltre, sulle porte a due ante tagliafuoco/tagliafumo occorre montare anche un dispositivo per il coordinamento della sequenza di chiusura conforme alla EN 1158 e marcato CE.
3) Le porte tagliafuoco possono essere riverniciate?
Sì. Secondo il D.M. 26 giugno 1984, sono ritenuti ininfluenti, e quindi applicabili sui materiali incombustibili, strati di finitura superficiali composti da vernici e/o pitture di spessore non superiore a 0,6 mm. Cio’ non risulta ammissibile per materiali combustibili e per ricoprimenti costituiti da laminati plastici, peraltro non assimilabili a vernici e/o pitture.
4) A quale altezza devono essere posizionati gli estintori?
Le normative vigenti non indicano esattamente a quale altezza debbano essere posizionati gli estintori, solitamente vengono collocati a 1,10 mt da terra.
Il D.M. 10 marzo 98 recita che “Gli estintori portatili devono essere ubicati preferibilmente lungo le vie di uscita, in prossimità delle uscite e fissati a muro. In ogni caso, l’installazione di mezzi di spegnimento di tipo manuale deve essere evidenziata con apposita segnaletica”.
Il posizionamento a muro degli estintori portatili deve essere valutato a seconda e del tipo di estintore e delle condizioni del muro. Quindi, le norme chiariscono in modo inequivocabile il corretto posizionamento degli estintori, mentre per l’altezza non c’è una prescrizione normativa specifica.
5) Come e quando si effettua la manutenzione degli estintori?
La manutenzione degli estintori deve essere effettuata da tecnici manutentori certificati e si divide in diversi momenti precisi. La UNI 9994-1:2013 descrive le 5 fasi degli interventi di manutenzione, ciascuna avente una periodicità e una modalità ben definita.
- Controllo iniziale degli estintori: la prima fase comprende l’accertamento visivo sugli estintori, la verifica della presenza della documentazione necessaria e delle condizioni idonee.
- Sorveglianza: la sorveglianza degli estintori è a cura dei manutentori, che devono effettuare ogni mese secondo una specifica formazione, seguendo delle indicazioni ben precise e registrando l’attività nell’apposito registro aziendale. In particolare, viene analizzato l’estintore secondo diversi aspetti, quale la sua visibilità e accessibilità, la pressione al suo interno o il fatto di non essere stato manomesso. Se vengono identificate delle anomalie devono essere immediatamente eliminate.
- Controllo periodico degli estintori: la terza fase della manutenzione degli estintori è costituita dal controllo periodico, che viene effettuato ogni sei mesi ed ha lo scopo di accertare lo stato e l’efficienza dei dispositivi, verificandone anche la pressione interna e la carica.
- Revisione programmata degli estintori, che deve attestare la funzionalità dell’estintore, prevedendo l’eventuale ricarica o sostituzione dell’estinguente al suo interno. La cadenza temporanea della revisione varia a seconda della tipologia di estintore.
- Collaudo degli estintori. Infine, come quinta e ultima fase della manutenzione degli estintori, viene effettuato il collaudo, che include una prova idraulica e una verifica della stabilità del dispositivo. Anche questo tipo di controllo varia di periodicità in base alla tipologia di estintore.
Per maggiori approfondimenti sulla manutenzione di diversi prodotti antincendio, visita la seguente pagina sul nostro sito: Manutezione antincendio.
6) Come posso smaltire gli estintori usati?
Noi di Pim antincendio trattiamo gli estintori in piena conformità all’art. 12 del D.M. 2005 codice CER 160505: ci occupiamo del recupero e smaltimento degli estintori obsoleti con mezzi autorizzati, trasportandoli presso i centri di raccolta per lo smaltimento con regolare emissione del formulario identificazioni rifiuti. Inoltre, formiamo il personale alla gestione dei rifiuti autoprodotti nel settore dell’antincendio secondo quanto definitivo dalla normativa di riferimento.
7) Quali sono i criteri per scegliere gli impianti antincendio più adatti?
La scelta degli impianti antincendio da adottare all’interno di una struttura dipende da diversi fattori, come la tipologia di struttura, le caratteristiche intrinseche degli impianti stessi e altri fattori esterni. Noi di Pim antincendio siamo in grado di suggertirti la tipologia di impianto antincendio fisso che più si adatta alle tue esigenze, offrendoti un servizio completo di vendita, installazione e manutenzione e un’ampia gamma di tipologie di impiantistica antincendio tra cui scegliere. Scopri di più nella seguente pagina del nostro sito: Impianti antincendio.
8) Potete aiutarmi ad ottenere il certificato di prevenzione incendi?
Sì. In Pim antincendio troverai un vero e proprio consulente che offre un servizio di analisi e certificazione antincendio, oltre a prestare le nostre competenze in materia di normativa antincendio ai datori di Lavoro che desiderano verificare la loro situazione aziendale. Nello specifico, ci occupiamo dei seguenti servizi:
- Predisposizione della documentazione finalizzata alla presentazione del modello SCIA “Segnalazione Certificata Inizio Attività” DPR 151 del 01.08.2011
- Predisposizione della documentazione finalizzata alla presentazione dell’Attestazione rinnovo conformità antincendio
- Asseverazione ai fini della sicurezza antincendio
Non hai trovato le risposte alle tue domande? Non esitare a contattarci: scrivici a segreteria@pimantincendio.it per maggiori chiarimenti sui nostri prodotti e servizi!